Libri

Pianeta Informazione… Angelo Stramaglia

A cura di Ilaria Solazzo

Per ogni scrittore il libro scritto e pubblicato è come un figlio, frutto della voglia di trasmettere qualcosa al mondo intero. Scrivere, significa gridare ad una folla attenta, pronta a raccogliere un insegnamento. Un libro ha illimitati aspetti e significati, tante quante sono le parole contenute in esso; nonostante ognuno è, ad ogni modo, libero di interpretarlo a modo suo. È come se ogni scritto avesse un’anima che ci rimane a fianco, anche se il suo “corpo” è ormai chiuso in una libreria o in un cassetto, con il suo messaggio “latente” che non attende altro che entrare nella vita di un’altra persona.

Descrizione del libro

Dreamhole, due investigatori, Sam Lowell e Jim Norton, indagano sul ritrovamento del corpo della decima vittima di quello che sembra essere un serial killer diverso dal classico e banale maniaco da manuale di criminologia.
L’omicida, infatti, lascia accanto alle proprie vittime dei foglietti con enigmi, scritti attraverso il codice De Vigenere. Per risolvere questi rebus “la strana coppia” chiede aiuto al professore Autier, docente universitario di Storia Medievale con l’ossessione per il catarismo e la sua filosofia di vita, attitudini che si rivelano fondamentali per il prosieguo delle indagini. Cosa si cela dietro il modus operandi di questo diabolico assassino? Oscuri demoni fanno ritorno dal passato di un antico casato, quello dei Delaude della contea francese di Aude, risalente al XIII secolo. Un viaggio nel tempo in cui passato e presente s’intrecciano per dar vita a un avvincente thriller ricco di colpi di scena e tragiche scoperte.

Informazioni sull’autore

Angelo Stramaglia, classe 1977, archeologo, musicista in trasferta, aspirante scrittore. Bibliofilo e melomane incallito, cultore di viaggi, è attratto da tutto ciò che per lo scibile umano è ancora misterioso, enigmatico, inspiegabile e sfuggente.

Contatti social dell’autore del libro

https://www.facebook.com/angelo.stramaglia.9

https://www.facebook.com/profile.php?id=100063624918497

“Il cacciatore di anime” di A. Stramaglia è disponibile in formato cartaceo e e-book su www.rosabiancaedizioni.it, su tutti gli store online e nelle librerie tradizionali.

Scheda tecnica del libro

Titolo: “Il cacciatore di anime”.
Autore: Angelo Stramaglia.
Genere: noir.
Editore: Rosabianca.
Formato: brossura.
Pubblicato: 25/09/2021.
Pagine: 312.
Lingua: italiana.
Isbn o codice id: 9791280476159.
Prezzo: 18 euro.

Per acquistare il libro online

https://www.mondadoristore.it/Il-cacciatore-di-anime-Angelo-Stramaglia/eai979128047615/

INTERVISTA

Entrare in una libreria e scegliere un testo è paragonabile a prendere una decisione importante; si cerca una trama simile alla nostra vita, ai nostri sogni, oppure del tutto diversa in modo da distoglierci dai nostri problemi. Alcune volte possiamo finire di leggere un romanzo prima di arrivare all’ultima pagina, mentre altre, possiamo continuare la lettura anche dopo la fine, cercando di interpretare a fondo il suo messaggio. Ma la questione deve essere guardata anche dal punto di vista dello scrittore…

ILARIA – Ciao Angelo, benvenuto su Pianeta Informazione, in primis complimenti per questo tuo ultimo successone. Partiamo ora con la prima domanda. Siamo nel mese di Gennaio di questo nuovo anno. Cosa ti auguri che avvenga per te a livello professionale?
ANGELO – Da questo nuovo anno appena iniziato mi piacerebbe avere un buon risultato dal mio ultimo lavoro, “Il cacciatore di anime” e riuscire ad ottenere una “risonanza” editoriale tale da potermi sentire meno esordiente e/o emergente e più “affermato”, nella speranza, in tal modo, di poter coronare un sogno, non da poco, me ne rendo conto, ovvero quello di poter vivere di scrittura.

ILARIA – In TV da oltre vent’anni dilaga la mania per i reality. Tanti gli scrittori che vi hanno partecipato, e tu vi parteciperesti?
ANGELO – La mania per i reality la conosco bene, ma non sapevo vi fossero anche quelli orbitanti intorno a scrittura e letteratura, eccezion fatta per un reality, che io non vidi neppure e che, se non ricordo male, ando’ in onda su RAI 3 qualche anno fa, ad un orario improponibile di cui non ricordo il nome e che in quanto ad audience credo fu un flop. In ogni caso, a prescindere dalla mia ignoranza sull’argomento, credo che non vi parteciperei.

ILARIA – Dal 2020 siamo in pandemia. Una situazione surreale per tanti di noi. Tu che idea ti sei fatto circa questo virus?
ANGELO – Il discorso sarebbe lungo e complesso. Personalmente, ho molte perplessità su questa faccenda. Non sono un negazionista né un No vax, tanto per usare etichette molto in voga in questi ultimi tempi. Ma certamente sono contro questo vaccino, che peraltro non credo sia effettivamente tale, e dubito che il Covid, della cui esistenza sono certo, sia davvero ciò che i media descrivono, enfaticamente e terroristicamente a mio modesto parere, da due anni a questa parte.

ILARIA – Ci sono scrittori disciplinati, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti; e autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Lei? Che tipo di scrittore è?
ANGELO – Credo di appartenere alla seconda tipologia di autore. Scrivo di getto, quando naturalmente sento l’ispirazione per farlo. Ma credo anche di essere metodico, poiché anche io rileggo infinite volte ciò che ho scritto, anche a distanza di tempo, e perché mi prefiggo in anticipo quanto e cosa scrivere giorno dopo giorno, nel prosieguo della vicenda che narro.

ILARIA – Quanto c’è di te nel protagonista del libro?
ANGELO – In linea di massima, c’è sempre qualcosa di me, soprattutto caratteriale, nei personaggi che compaiono nei miei lavori. O perlomeno è stato così, per i miei primi due romanzi. E posso dire che così sarà anche nel terzo libro che sto portando a termine.

ILARIA – Quando e per quale motivo ti sei avventurato nella realizzazione di questo libro?
ANGELO – La realizzazione è stata più complicata e lunga, rispetto a “L’ultimo pontefice” che è stato il mio primo lavoro ad essere stato pubblicato, ma il secondo in ordine cronologico, ad essere scritto. Il mio “Il cacciatore di anime” da poco pubblicato, è frutto di un percorso durato anni.

ILARIA – Quanto tempo hai impiegato per scriverlo?
ANGELO – Per comodità, diciamo che l’ho scritto in due momenti diversi nel tempo, distanziati l’uno dall’altro di circa cinque anni. Un tempo lunghissimo di decantazione, dovuto ad una serie di motivi. Ma finalmente l’ho portato a termine dopo questo periodo. Era ormai da qualche anno che attendeva nel cassetto.

ILARIA – Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
ANGELO – Si, scrivo preferibilmente nel mio studio, solitamente di pomeriggio.

ILARIA – Qual è il libro scritto da te a cui ti sente più legato e perché?
ANGELO – Sicuramente è “L’ultimo pontefice”. Vi sono particolarmente legato, e per le tematiche in esso trattate, e perché probabilmente è stato il mio primo lavoro a giungere alla tanto agognata pubblicazione. Per non parlare poi delle soddisfazioni che mi ha dato, avendo ricevuto grazie a tale lavoro gratificanti commenti e recensioni.

ILARIA – Che ne pensi di tutti gli aspiranti scrittori che dicono di leggere poco “per non farsi influenzare” ? 2) E di quelli che pagano per vedere i propri libri pubblicati da una casa editrice, invece? C’è un consiglio che vorresti dare ad ognuno di loro?
ANGELO – Credo che, invece, si debba leggere tanto. Un sano esercizio fa molto bene. Se si è poi influenzati dallo stile di un qualche mostro sacro della letteratura, perché no? Non vi vedrei nulla di male. Tendenzialmente, (ma è una mia personale opinione), non pagherei una casa editrice, per essere pubblicato. Preferirei essere notato da una casa editrice per la qualità di quanto scritto e proposto e non per l’ammontare di danaro offerto per ottenere tale risultato, che non potrebbe che essere totalmente disgiunto dal concetto di “qualità”, a mio modesto parere. Non sarei in grado, temo, di dare un consiglio. Ne avrei bisogno ancora tanto io, di consigli. Potrei tuttavia concludere con una citazione di William Somerset Maugham, dicendoti: “Vi sono tre regole fondamentali per scrivere un romanzo. Ma sfortunatamente non le conosce nessuno”.

ILARIA – Cosa bolle in pentola?
ANGELO – Il mio terzo romanzo, che spero presto di terminare. Sono giunto a circa metà dell’opera. Tempo ed ispirazione permettendo, non dovrebbe mancare ancora molto per giungere alla fine del lavoro.

ILARIA – Grazie Angelo per essere stato con noi e tanti auguri per tutto…
ANGELO – Grazie a te e a voi tutti, per l’opportunità. Ad maiora e a presto.

L’invenzione del linguaggio scritto, fu sicuramente una grande conquista per l’uomo; pensieri, storie, ma anche semplici appunti potevano avere vita più lunga su di un pezzo di carta o su qualsiasi cosa in grado di essere scritta… Poi alle pergamene ed ai singoli fogli subentrò il libro…Da scritto a mano e per pochi eletti, con l’invenzione della stampa (Gutenberb) ci fu una diffusione (come è giusto che fosse) anche alle classi meno abienti, ma non meno interessate alla lettura. Il libro entrò finalmente nella vita dell’uomo, determinato a rimanerci, forse per sempre. Grazie ad un “bel testo” siamo in grado di imparare, di conoscere storie di persone, di fatti magari non attuali, ma che all’interno di esso sembrano accaduti ieri; aprire un libro è come spalancare una finestra sul mondo, mettersi a confronto con uno scrittore vissuto anche cinquanta anni fa e distante, forse, migliaia di chilometri da noi.

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